Alfa Romeo – Il ritorno di un mito

Era il 3 febbraio del 1918 quando Nicola Romeo, un coraggioso ingegnere napoletano trapiantato a Milano, rilevò la fallimentare “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili” per creare un mito: Alfa Romeo.

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Dal punto di vista finanziario gli esordi non furono felici, poche auto vendute a causa della quasi totale assenza di una rete di concessionari e conseguente indebitamento con le banche, mentre nel mondo delle corse le Alfa dimostravano di avere la velocità nel loro DNA, vincendo nel 1925 il primo campionato del mondo organizzato nella storia. La leggendaria P2, ideata dal progettista italiano Vittorio Jano, divenne una delle icone degli anni ‘20 contribuendo in modo sostanziale a far crescere il mito del biscione.

Dopo le rovine della seconda guerra mondiale, la casa di Milano divenne la regina incontrastata della neonata Formula 1. Nel 1950 Nino Farina, a bordo di una Alfa Romeo 158, fu il primo pilota a vincere un mondiale di Formula 1; poi fu la volta del cinque volte campione del mondo Juan Manuel Fangio, pilota argentino, che lancerà nell’Olimpo delle auto da corsa l’Alfa Romeo.

Forte dei suoi successi l’Alfa cominciò a produrre auto in serie, rendendo accessibile il marchio leggendario alla piccola borghesia italiana del dopoguerra. Fu così che nacque la Giulietta e insieme a essa fu coniato il termine che iniziò a definire i suoi appassionati: alfista. Negli anni ‘60 e ‘70 Alfa Romeo raggiunse il culmine della sua fama, diventando uno status symbol, stato dell’arte dell’industria automobilistica, conquistando perfino gli Stati Uniti con il “Duetto”, erede della “Giulia Spider”, disegnata nelle carrozzerie Pininfarina.

Purtroppo la cattiva gestione del marchio negli anni ‘80 portò l’Alfa ad un progressivo declino. Modelli non all’altezza dei fasti del passato, spesso superati dalla concorrenza, e la scarsa qualità dei materiali utilizzati, le fecero perdere la credibilità internazionale e di conseguenza le vendite calarono fino a portarla sull’orlo del fallimento. Venne salvata dal gruppo Fiat nel 1986 e accorpata a un’altra azienda del gruppo, Lancia. Il rilancio però fu lento, con fortune alterne, ma grazie alla grande passione che animava i progettisti, i nuovi modelli riuscirono a riconquistare il cuore dei vecchi e nuovi alfisti. La svolta avvenne solo negli ultimi anni, grazie alla fortunatissima Alfa 147, successo commerciale che riporterà il biscione ad essere una delle auto più apprezzate dagli italiani. Il ritorno vero e proprio alle categorie e ai fasti del passato è di questi anni, dove Alfa Romeo ha investito nello sviluppo di modelli innovativi e accattivanti, come la rinascita della Giulietta e i modelli supercar 8C competizione e 4C, l’auto eletta per il ritorno negli States.

Alfa Romeo è dunque tornata ad essere il mito che ispira passione e velocità, augurandoci che i futuri modelli possano brillare nel firmamento delle auto leggendarie che ne hanno fatto la sua storia.

Alessandra Bruni

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