I contenuti addolciti di Wikipedia
Pare che siano più di 250 gli autori fasulli che pubblicano sull’enciclopedia più completa.
Tutti noi abbiamo cercato qualcosa sull’enciclopedia online più ricca e aggiornata del mondo.
Ma Wikipedia non è solo enciclopedia, è anche dizionario, contenitore di notizie, di articoli specialistici e molto altro. Tradotta in oltre 280 lingue è completamente gratuita e realizzata liberamente da chiunque abbia un computer e una connessione a Internet. Basti pensare che, solo in Italia, 935.924 utenti registrati che collaborano sinergicamente tra loro.
E proprio la filosofia di base di Wikipedia è uno dei suoi punti deboli. È importante sapere che la macchina viene alimentata da donazioni spontanee fatte dagli utenti e dai fruitori stessi e solo 187 persone sono pagate direttamente dalla fondazione. Questi si dedicano ai servizi legali e all’infrastruttura tecnica ma non sono in grado di combattere i numerosi casi di voci con un contenuto pubblicitario. Sono disponibili dei filtri automatici, ma riescono solo in parte a contrastare il fenomeno.
“Per ogni articolo che viene eliminato ricevo una chiamata da una società di marketing che mi chiede di riscrivere quella voce” afferma Mike Wood, collaboratore dell’enciclopedia.
È proprio di queste ore la notizia che sono stati individuati più di 250 autori fasulli all’interno della rete di Wikipedia. Questi sarebbero pagati dalle grandi multinazionali e imprese intercontinentali per redigere articoli studiati ad hoc per autopromuoversi occultamente – ma in fin dei conti non in modo così occulto. Si riscontra, inoltre, una calo drastico degli utenti che pubblicano articoli sulla piattaforma. Per questo si parla anche di “declino di Wikipedia”, secondo il MIT, infatti, i redattori sarebbero diminuiti di un terzo nel corso della vita della Free Encyclopedia.
Questo, tuttavia, non sarebbe un caso isolato. Molti dei siti di recensione online sarebbero infettati da utenti-fantasma pagati per scrivere commenti positivi su alberghi, viaggi, compagnie aeree e prodotti vari.
Benedetta Tubaldo